Chatbot e assistenti virtuali: cambia il rapporto tra commercialisti e clienti

Finpal

Parliamo di: chatbot e assistenti virtuali!

I chatbot e gli assistenti virtuali stanno trasformando il modo in cui i dottori commercialisti interagiscono con i loro clienti, ottimizzando le operazioni e personalizzando l’assistenza. Queste soluzioni tecnologiche promettono un futuro in cui l’efficienza e la soddisfazione del cliente sono al centro.

Sapevi che?

  1. Offrono risposte in tempo reale, facilitando il lavoro di CFO e commercialisti nell’affrontare domande complesse su fisco, contabilità e strategie di business, permettendo loro di dedicarsi a iniziative di più ampio respiro.
  2. Assicurano una disponibilità senza interruzioni, operando 24/7 per fornire assistenza immediata, riducendo i tempi di attesa e migliorando la soddisfazione generale dei clienti e dei partner aziendali.
  3. Adattano i consigli alle esigenze dei clienti, migliorando la qualità del servizio con soluzioni personalizzate basate su analisi precise delle necessità di CFO, commercialisti e imprenditori, ottimizzando così la gestione finanziaria e strategica.

Approfondiamo questo argomento sul blog di Qonto: leggi l’articolo a cura di Rosario Emmi, Dottore commercialista specializzato in startup innovative, no-code e automazioni di processi, IA applicata alla professione.

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Lorenzo

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2 risposte

12/03/2024

2

Io li adoro, perché agli stagisti finalmente si può insegnare sul serio perché le chat bot e assistenti virtuali fanno quello che facevano una volta i giovanissimi addetti, oltre a quello ovviamente semplifica e ottimizza il nostro lavoro.

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pietro.plino

Co-founder & ceo

14/03/2024

2

Noi stiamo costruendo Plino proprio per i motivi elencati!

Ad oggi, un professionista di una PMI (CEO, CFO, responsabile commerciale) se vuole ottenere un insights dai dati finanziari può:

  1. chiedere ad un collega (amministrativo, contabile, commercialista): sono tutte persone limitate dall’essere umani, hanno cioè limitate capacità computazionali e oltre il 90% delle volte limitate competenze analitiche. Inoltre, possono essere impegnate in altre attività e non riescono mai a fornire la risposta immediatamente. É quindi inefficace
  2. utilizzare un software come Excel o similari: oltre a richiedere l’imputazione manuale dei dati (prona ad errori) possono essere molto dispendiosi per costi di implementazione ma sopratutto per tempo di adozione. É necessario fare l’onboarding e l’utilizzo non è mai immediato. Sono quindi soluzioni inefficienti

Un prodotto conversazionale, come i chatbot e quello che stiamo costruendo in Plino, fornisce risposte rapide, accurate e molto facilmente comprensibili. Grazie all’AI generativa l’utente può chiedere al chatbot domande in linguaggio naturale su costi, ricavi, prodotti, clienti, fornitori, e molto altro ancora. É facile come parlare ad un amico e molto più veloce che chiedere l’informazione ad un collega!