La Strategia Aziendale è una parola valigia, contiene un po’ di tutto: dalle cose importanti, a quelle urgenti, dai sogni alle necessità quotidiane. Proprio a causa di questa confusione, viene relegata tra le parole buone per creare qualche effetto sorpresa (questa attività è strategica) per poi abbandonarla subito dopo.
In realtà il termine indica una problematica più importane e pervasiva di quanto comunemente considerato, anche per imprese medie o piccole. Le aziende, di qualsiasi tipo, esistono grazie all’incessante prosieguo delle loro attività, che chiamerò Operazioni: produzione, vendita, amministrazione, logistica, gestione del personale e altro. Queste Operazioni, quotidiane e senza soluzioni di continuità, vengono effettuate in un modo o in un altro secondo una precisa Strategia che, nella stragrande maggioranza dei casi, non è consapevolizzata, né di conseguenza esplicitata. Tale Strategia, inoltre, è il risultato di una miscela di cinque sostanze strategiche fondamentali: la creazione di significato, la qualità funzionale, l’efficienza, la rappresentazione, la competizione per i sussidi.
Tranne la prima, sono tutte Strategie competitive ovvero per la ricerca di una distinguibilità rispetto ai concorrenti in un mercato noto ed esistente. La prima invece è la Strategia perseguita da chi un mercato lo vuole creare, con tutti i rischi di fallimento e le possibilità di successo del caso, facendo emergere col suo prodotto o servizio un significato che non c’era.
A ben vedere allora la Strategia di un azienda è sempre un specifica miscela di queste Strategie fondamentali ed è questa miscela che orienterà le Operazioni aziendali. Viceversa, le Operazioni saranno sempre indirizzate da uno specifico mix Strategico. Non si produce o vende un prodotto per il gusto di farlo ma per fornire funzionalità aggiuntive, un prezzo più basso, un significato nuovo o un mix di questi.
Se allora le Operazioni producono i risultati economici fondamentali (cassa, margini, fatturato), è lo specifico mix Strategico (la Strategia di quell’azienda) che ne determina la loro qualità. Un peggioramento di questi non è dovuto, salvo casi estremi, a cattiva esecuzione delle Operazioni ma ad un (spesso) obsoleto mix Strategico che le indirizza, molte volte ignoto perché inconsapevole,.
E’ allora necessario un nuovo sguardo sul tema della Strategia per riscoprire e progettare qualcosa che però è stato sempre presente nelle attività aziendali. Per farlo in maniera concreta, scongiurando il rischio di un esercizio retorico che si potrebbe rivelare un passatempo intellettualmente stimolante ma inutile, bisogna dotarsi di strumenti nuovi e specifici, che consentano di separare le problematiche operative da quelle strategiche, pur intimamente legate, per poi riprogettare le prime in virtù della ri-definizione di queste ultime.
Crisi d’Impresa, peggioramento dei risultati, fallimento di nuovi prodotti o partnership, sono tutti risultati di questa inconsapevole cecità sulla dimensione Strategica.
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