Il mercato dei capitali sta cambiando profondamente. Da un sistema in cui l’unico interlocutore era la banca tradizionale, a un sistema con una pluralità di protagonisti, molto innovativi.
È una grande opportunità per le nostre aziende per avere più capitali per supportare la crescita, maggiore flessibilità di utilizzo e spesso un costo minore, tuttavia questi strumenti vanno conosciuti e saputi gestire. È il compito di un bravo CFO, che in questo modo può creare un grande valore e un significativo vantaggio competitivo per le aziende.
Ed è questo il secondo segreto del CFO!
Troppo spesso, le piccole e medie imprese hanno un solo ‘interlocutore’ finanziario: la banca! E magari una sola: quella più comoda e vicina…
Ma il mercato mette a disposizione moltissimi strumenti che possono apportare benefici alla crescita delle aziende.
Difatti, conoscere gli strumenti finanziari che il mercato offre può aiutare le imprese ad ottenere numerosi vantaggi nel tempo, come ad esempio un migliore accesso al capitale e un sostegno per la propria crescita.
Al che, il dubbio sorge spontaneo…
Quali sono gli strumenti finanziari a cui le aziende possono ricorrere (e che dovrebbero conoscere) nel 2024?
Come sfruttarli per la crescita della propria impresa?
In questa guida approfondiremo l’argomento nel dettaglio, analizzando gli strumenti finanziari più interessanti del momento per le aziende italiane, come funzionano e quali sono i loro potenziali vantaggi per le imprese.
Partiamo subito!
Quali sono gli strumenti finanziari?
Innanzitutto, facciamo chiarezza su cosa è (o non è) uno strumento finanziario.
Il termine “strumento finanziario” è molto ampio e indica qualsiasi contratto che crea un asset finanziario per una delle parti coinvolte, con un debito o un obbligo finanziario per l’altra parte.
Questi strumenti possono essere negoziati sui mercati finanziari o essere creati su misura per soddisfare le esigenze specifiche delle parti coinvolte.
Le forme che gli strumenti finanziari possono assumere sono moltissime, tra cui:
-
Azioni: Rappresentano una partecipazione di proprietà in un’azienda e conferiscono al possessore diritti di voto e diritti sugli utili.
-
Obbligazioni: Sono titoli di debito emessi da enti governativi, società o altre entità per raccogliere fondi. Chi acquista obbligazioni diventa un creditore dell’emittente e ha diritto a ricevere interessi regolari e il rimborso del capitale all’atto della scadenza.
-
Derivati: Sono contratti il cui valore è basato su un’attività sottostante, come azioni, obbligazioni, valute o materie prime.
I derivati includono opzioni, futures, swap e altri strumenti finanziari complessi utilizzati per copertura, speculazione o gestione del rischio.
-
Mutui: Sono accordi che consentono a un individuo o a un’azienda di prendere in prestito denaro da un istituto finanziario per acquistare un’attività, come una casa o un’auto. Il prestito viene poi restituito insieme agli interessi concordati.
-
Mutui obbligazionari: Sono titoli che rappresentano una partecipazione a un pool di mutui ipotecari e conferiscono al possessore diritto a una parte degli interessi e dei rimborsi dei mutui.
-
Fondi comuni d’investimento: Sono veicoli di investimento che raccolgono denaro da diversi investitori per investirlo in un portafoglio diversificato di asset finanziari, gestito da un professionista del settore.
Ricorda: questi sono solo alcuni esempi di strumenti finanziari.
Ce ne sono molti altri, ognuno con le proprie caratteristiche e scopi specifici!
Ma passiamo oltre e vediamo quali sono i potenziali vantaggi di ricorrere a strumenti finanziari per la propria azienda…
Benefici degli strumenti finanziari per le aziende
Come accennato, sul mercato esiste una grandissima varietà di strumenti finanziari, ognuno dei quali porta con sé vantaggi e rischi specifici.
Tuttavia, in linea di massima, esistono dei benefici comuni a cui possono accedere le imprese che ricorrono a strumenti finanziari, ovvero, spesso:
- Migliore accesso al capitale
Gli strumenti finanziari consentono alle aziende di accedere a una varietà di fonti di finanziamento, inclusi prestiti bancari, emissione di azioni, obbligazioni, minibond, leasing, factoring e molti altri.
Questo accesso al capitale permette alle aziende di finanziare i loro investimenti, la propria espansione e altre attività senza dover dipendere esclusivamente da una singola fonte di finanziamento.
- Migliore gestione del rischio
Gli strumenti finanziari consentono alle aziende di gestire e mitigare una serie di rischi finanziari, tra cui il rischio di tasso di interesse, il rischio di cambio valuta, il rischio di credito e il rischio di mercato.
Ad esempio, l’utilizzo di derivati finanziari può aiutare le aziende a coprirsi contro le fluttuazioni dei tassi di cambio o dei tassi di interesse.
- Flessibilità finanziaria
Gli strumenti finanziari offrono alle aziende una maggiore flessibilità nella strutturazione dei loro bilanci e delle loro operazioni finanziarie.
Le aziende possono utilizzare una combinazione di debito e capitale proprio per finanziare le proprie attività, adattando la struttura finanziaria alle proprie esigenze e condizioni di mercato.
- Ottimizzazione del costo del capitale
Le aziende possono utilizzare gli strumenti finanziari per ottimizzare il costo del capitale, cercando le fonti di finanziamento più convenienti disponibili.
Ad esempio, se il costo del debito è inferiore al costo del capitale proprio, le aziende possono scegliere di finanziare una parte delle loro attività attraverso l’indebitamento per ridurre il costo complessivo del capitale.
- Crescita e espansione
Gli strumenti finanziari forniscono alle aziende la liquidità necessaria per finanziare progetti di crescita ed espansione.
Possono essere utilizzati per finanziare nuovi investimenti, acquisizioni di aziende, sviluppo di nuovi prodotti, ingresso in nuovi mercati e altre iniziative strategiche.
- Creazione di valore per gli azionisti
Per ultimo – ma non meno importante – utilizzando gli strumenti finanziari in modo efficiente, le aziende possono creare valore per gli azionisti attraverso la crescita dei profitti, l’aumento della redditività, il miglioramento del rendimento del capitale investito e altre metriche finanziarie.
Ma entriamo ora nel merito della questione e vediamo alcuni fra gli strumenti finanziari più interessanti a cui le imprese italiane possono ricorrere nel 2024.
Strumenti finanziari per le imprese: quali tenere d’occhio nel 2024
Ecco una lista di strumenti finanziari da tenere d’occhio, ognuno dei quali presentato individualmente e con i propri vantaggi (e rischi):
Minibond
I minibond sono strumenti di debito emessi dall’azienda.
In sostanza, un’impresa che desidera raccogliere capitale può emettere dei minibond sul mercato obbligazionario, dove investitori istituzionali e individuali possono acquistarli, permettendo così all’azienda di finanziarsi.
In cambio, l’impresa si impegna a restituire il capitale investito (il valore nominale del minibond) e pagare gli interessi stabiliti nel corso del tempo.
I minibond hanno una durata prestabilita, chiamata “scadenza”.
Durante questo periodo l’azienda paga regolarmente gli interessi agli investitori, e alla scadenza restituisce il capitale investito.
Gli investitori guadagnano dunque dagli interessi pagati dall’azienda sul minibond, con un rendimento che può essere fisso o variabile, a seconda delle condizioni dell’emissione del minibond.
Il rischio dei minibond è legato alla capacità (o meno) dell’impresa di ripagare il debito o gli interessi, una situazione che, in caso di insolvenza, può portare gli investitori a perdite finanziarie.
I minibond risultano uno strumento interessante che consente alle piccole e medie imprese di finanziare i propri progetti di crescita attraverso un canale alternativo al sistema bancario, e che può essere utilizzato per:
-
Garantire la liquidità di breve periodo e finanziare il capitale circolante;
-
Sostenere piani di sviluppo industriale o programmi di internazionalizzazione di medio-lungo periodo;
-
Effettuare il rifinanziamento di debiti in scadenza.
Cambiali finanziarie
Le cambiali finanziarie funzionano in maniera molto simile ai minibond e permettono di accedere a vantaggi della stessa natura.
A differenza di questi ultimi, tuttavia, le cambiali finanziarie hanno generalmente una scadenza più breve, solitamente entro un anno dalla data di emissione.
Le cambiali finanziarie possono aiutare a far fronte ai ‘fabbisogni’ di cassa temporanei, permettendo all’impresa di accedere al capitale di cui ha bisogno e di reperire fondi ad un tasso inferiore rispetto a quello bancario.
Gli step che coinvolgono questo strumento finanziario sono i seguenti:
-
Emissione: Un’azienda emittente, chiamata cedente, emette una cambiale finanziaria per raccogliere fondi. Questa cambiale rappresenta un impegno dell’azienda a pagare una determinata somma di denaro ad una data futura.
-
Accettazione: L’azienda emittente presenta la cambiale a un’altra azienda, chiamata beneficiario o cessionario, in cambio di beni o servizi forniti. Il beneficiario accetta la cambiale come forma di pagamento e diventa il creditore.
-
Scadenza: La cambiale finanziaria ha una data di scadenza, entro la quale l’azienda emittente è tenuta a pagare la somma specificata al beneficiario.
Questa data può variare, ma, come abbiamo visto, riguarda periodi di tempo relativamente brevi.
-
Pagamento: Alla scadenza, l’azienda emittente è tenuta a pagare il valore nominale della cambiale, più gli interessi concordati, al beneficiario. Il beneficiario può incassare la cambiale presso l’azienda emittente o presso un istituto finanziario.
-
Interessi: La cambiale può includere interessi che vengono pagati al beneficiario insieme al valore nominale alla scadenza.
Gli interessi possono essere calcolati come una percentuale del valore nominale e possono essere pagati periodicamente o alla scadenza.
- Negoziazione: Le cambiali finanziarie possono essere negoziate tra le aziende.
Ad esempio, il beneficiario può cedere la cambiale a un’altra azienda in cambio di liquidità immediata, anche se di solito a un tasso di sconto rispetto al valore nominale della cambiale.
Finanza agevolata
Con “finanza agevolata” si intende tutta una serie di interventi e strumenti finanziari promossi dai legislatori con lo scopo di favorire progetti di sviluppo economico o investimento.
La finanza agevolata riguarda finanziamenti, agevolazioni, contributi e altri strumenti finanziari a condizioni più vantaggiose di quelle di mercato…
Tutti disposti con lo scopo ultimo di promuovere lo sviluppo del tessuto imprenditoriale italiano ed aumentare la competitività delle aziende esistenti, oltre che la nascita di nuove.
Alcuni casi di agevolazioni che ricadono in questa categoria sono, ad esempio:
-
Contributi a fondo perduto;
-
Finanziamenti agevolati;
-
Crediti di imposta;
-
Incentivi fiscali.
Le norme che regolano la finanza agevolata sono generalmente complesse e variano a seconda del quadro “geografico” di riferimento, a seconda di che si tratti di agevolazioni a:
-
Livello locale, per quanto riguarda, ad esempio, il tessuto economico provinciale;
-
Livello regionale, per le agevolazioni destinate a PMI con sede nella regione emittente;
-
Livello nazionale – ad esempio, con bandi pubblici gestiti direttamente dai ministeri;
-
Livello comunitario – un ‘piano’ che include i bandi dell’Unione Europea, divisi in fondi diretti (gestiti dalla Commissione Europea) e fondi indiretti (stanziati dall’Unione Europea, ma gestiti dai singoli Paesi).
La finanza agevolata rappresenta spesso un’ottima occasione per accedere a finanziamenti e altri vantaggi a condizioni rare o irripetibili!
Fondo di Garanzia del M.I.S.E.
Il Fondo di Garanzia per le piccole e medie imprese è un’agevolazione del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, che mira a semplificare l’accesso al credito per le PMI.
In sostanza, tramite il Fondo di Garanzia, il Governo italiano offre garanzie pubbliche alle imprese, che possono essere utilizzate per l’ottenimento di finanziamenti al posto delle altre garanzie richieste, in genere, dalle banche o dagli altri intermediari finanziari.
Al fondo possono accedere le imprese che hanno meno di 250 dipendenti e un fatturato annuo inferiore ai 50 milioni di euro.
Queste erano solo alcune categorie di strumenti finanziari a cui ricorrere per favorire la crescita della propria impresa.
Il consiglio è sempre quello di essere ricettivi ed affidarsi a esperti di settore, per evitare di perdere occasioni e favorire lo sviluppo aziendale!
0 risposte