Registrazione marchio: perché un freelance dovrebbe valutarla

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Pubblicato il giorno 27.01.2025
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Claudio_Patti
Avvocato @ Studio Legale Patti
Ciao, sono Claudio, mentor per StrongHer, l'iniziativa di Qonto a supporto dell'imprenditoria femminile. Sono entusiasta di poter sostenere le imprenditrici attraverso contenuti formativi come questo, che esplorano in profondità gli aspetti legali delle loro attività. StrongHer organizza anche un Business Training, un corso di formazione gratuito di due giorni per imprenditrici selezionate. ➡️ Scoprite StrongHer a questo link.


E ora parliamo di registrazione del marchio!

Nella mia carriera professionale da avvocato ho assistito a svariate e originali idee di business, concepite soprattutto da giovani freelance ispirati dalla voglia di creare qualcosa di veramente innovativo e utile per la società. Attualmente seguo questo genere di idee di business tramite Faciliter, un nuovo progetto di consulenza legale dedicato esclusivamente ai freelance.

Naturalmente ogni freelance ha l'obiettivo di affermare i propri servizi sul mercato e distinguersi dalla massa. La registrazione del marchio contribuisce alla realizzazione di questo obiettivo, identificando meglio i servizi del freelance e permettendogli di spiccare in mezzo ai suoi concorrenti.

 

Perché e quando un freelance dovrebbe valutare la registrazione del marchio?

Il freelance ha il compito di costruire un proprio brand e di curare la propria immagine professionale. Tramite il personal branding, egli prende consapevolezza della propria identità professionale e la promuove al pubblico, valorizzando il proprio lavoro agli occhi dei potenziali clienti.

Di conseguenza, ogni "segno" legato all'attività del freelance, che sia un logo o il semplice nome di un prodotto, identifica in maniera univoca l'attività svolta dal libero professionista.

A un certo punto della propria attività, quindi, il freelance potrebbe valutare di registrare un proprio marchio distintivo per identificare i propri servizi e distinguerli da quelli della concorrenza.


Quali sono i benefici e i vantaggi della registrazione del marchio? 

Attraverso la registrazione del marchio, il titolare acquista l'esclusiva sull'uso di quel determinato segno per determinati prodotti o servizi e ne impedisce l'utilizzo da parte di terzi. 

La registrazione del marchio, quindi, ha principalmente la funzione di difendere il proprietario da segni concorrenti sul mercato e di evitare confusione con altri prodotti di terzi. In tal modo, infatti, il proprietario del marchio registrato può rafforzare l'identità del proprio brand agli occhi della clientela e vietare l'utilizzo dei propri segni da parte della concorrenza. 

In secondo luogo la registrazione del marchio, da un punto di vista economico, deve essere intesa anche come un investimento, dal momento che, in una successiva fase di evoluzione della propria attività, il freelance può anche decidere di vendere o concedere in licenza il proprio marchio registrato.

 

Cosa prevede la legge in relazione al marchio?

In Italia, il Codice della Proprietà Industriale, cosiddetto "CPI" (D. Lgs. n. 30/2005) stabilisce che "possono costituire oggetto di registrazione tutti i segni che siano atti a distinguere i prodotti o i servizi di una impresa da quelli di altre imprese e che possano essere rappresentati nel registro in modo da consentire la determinazione chiara e precisa dell'oggetto della protezione conferita al titolare". Il marchio, inoltre, deve possedere i requisiti di novità, capacità distintiva e liceità.

Il marchio va registrato per determinate classi merceologiche, in modo da garantire la protezione relativamente a determinati settori professionali o commerciali, e non genericamente a tutte le aree del mercato. 

Il marchio, inoltre, in base alle esigenze dell'interessato, può essere registrato con la finalità di una tutela nazionale oppure per una tutela estesa a livello europeo. 

Per quanto attiene ai vantaggi conseguenti alla registrazione del marchio, infine, essa consente al titolare di mettere in atto azioni difensive a propria tutela e di opporsi a eventuali richieste di registrazione di marchi simili. 

In conclusione, la registrazione di un marchio è sicuramente un asset per ogni freelance e dovrebbe essere presa seriamente in considerazione nel momento in cui il freelance abbia creato una forte identità della propria attività professionale o di un proprio prodotto o servizio.

Come si è visto, il marchio registrato è un potente strumento di investimento economico e di personal branding. La registrazione va quindi presa in considerazione nel momento della creazione di una nuova attività o di un nuovo prodotto o servizio, in modo da beneficiare dei vantaggi messi a disposizione dalla normativa sui marchi e dare risalto alla propria attività professionale. 

 

A cosa fare attenzione durante la registrazione di un marchio?

Nel procedimento di registrazione di un marchio, è necessario porre la massima attenzione sulla regolarità formale della domanda da presentare, sulla rappresentazione del segno da registrare come marchio, sull’individuazione delle classi merceologiche e sulla descrizione dei prodotti o servizi per i quali si chiede la protezione. 

Il freelance interessato alla registrazione ha quindi la possibilità di rivolgersi a un esperto per l'inoltro della domanda, in modo da avere una maggiore sicurezza sulla correttezza delle formalità da eseguire, un costante monitoraggio dello status della pratica e soprattutto per impostare una corretta strategia mediante l'individuazione delle giuste classi merceologiche e la corretta descrizione dei prodotti o dei servizi, in base alle necessità e al potenziale di crescita della propria attività.

💡👇 E voi avete mai pensato di registrare un marchio come carattere distintivo della vostra attività da freelance? Fateci sapere se per voi questo primo articolo sui marchi è stato interessante e se siete interessati ad approfondimenti sulla materia.  

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