PowerUp: strategie di fundraising e relazioni con i VC

PowerUp

La scorsa settimana, la Fonderia Napoleonica Eugenia di Milano ha ospitato la prima tappa del Roadshow di PowerUp, un evento che ha visto oltre 170 founder, investitori e player dell’ecosistema riunirsi per confrontarsi e condividere idee, sfide e opportunità (vi abbiamo raccontato meglio cos’è PowerUp in questo thread).

Il focus di questo primo incontro, oltre al networking, è stato un tema caldissimo per le startup: il fundraising e la gestione delle relazioni con i Venture Capital.

Le esperienze di Andrea Chirolli, CEO e co-founder di Futura, e Matteo Moscarelli, investor di United Ventures, insieme agli interventi di Ascanio Orombelli, Senior Investment Manager di Italian Founders Fund, Andrea Colombo, Founding Venture Partner di Italian Founders Fund e co-founder di Tulou e Nicolo Mazzocchi, founder di Algo-AI, hanno offerto preziosi insights su come affrontare il processo di raccolta fondi e costruire relazioni durature con gli investitori.

Ecco i punti principali che sono emersi dalle conversazioni.

Il Fundraising è un processo continuo

Pensa al fundraising come a una maratona, non uno sprint.

Non si tratta di un singolo evento, ma di un processo continuo. Lavorare in anticipo e stabilire relazioni a lungo termine con gli investitori è fondamentale. Invece di avvicinarsi agli investitori solo quando si ha bisogno urgente di fondi, è essenziale mantenere un dialogo costante. Questo approccio non solo costruisce fiducia, ma permette anche di capire meglio le aspettative degli investitori e prepararsi adeguatamente per future raccolte fondi.

Creare FOMO

Ormai il termine FOMO è nel nostro vocabolario quotidiano. Ma come si applica al fundraising?

Presentare il proprio round di finanziamento come un’opportunità esclusiva e limitata può generare un senso di urgenza tra gli investitori. Suggerisci che il round sta per chiudersi o che c’è spazio limitato per nuovi investitori. Anche se gli investitori sono notoriamente analitici e orientati ai numeri, non dimentichiamo che sono persone: e l’elemento umano del desiderio di partecipare a un’opportunità esclusiva e di valore gioca un ruolo chiave.

“Cerco sempre di dire che il round è completo, che non c’è spazio, che al massimo riesco a fare un pochettino di spazio a qualcuno.” - Andrea Chirolli, CEO e co-founder di Futura

E una startup cosa può aspettarsi da un Venture Capital?

Quando finalmente si arriva ad avere un appuntamento con un VC, cosa ci si deve aspettare? Perché sì, il founder è sotto esame, ma anche sapere se l’investitore è quello giusto fa parte del gioco!

“Per me non esiste che l’investor si presenti in call senza sapere di cosa sta parlando il founder quando pitcha.” Matteo Moscarelli, Investor di United Ventures

Quando ci si relaziona con un VC, quindi, è importante avere chiari alcuni aspetti fondamentali che possono fare la differenza nel successo della raccolta fondi.

  1. Preparazione: aspettati che un buon VC arrivi al meeting ben preparato. Un investitore deve conoscere già il tuo progetto, aver letto il pitch deck e fare domande pertinenti. In questo modo si è sicuri che ci sia serietà e interesse, e che il VC possa davvero aggiungere valore.
  2. Velocità nel feedback: Il tempo è oro nel mondo delle startup. Un VC che fornisce feedback tempestivi, sia positivi che negativi, dimostra rispetto per il tuo tempo. Un feedback rapido può anche offrire preziose indicazioni su come migliorare la tua presentazione o strategia.
  3. Empatia: Startup e VC sono business di persone. La costruzione di una relazione empatica con il VC è fondamentale. Investitori che trattano i founder con rispetto e gentilezza, anche quando pongono domande difficili, creano un ambiente di fiducia e collaborazione.

Il ruolo del VC nel supportare le startup

"Avere una persona esterna con la quale confrontarti, che in maniera lucida e razionale ti aiuta a ragionare e a portare la strategia a terra, è fondamentale.” Nicolo Mazzocchi, CEO e Co-Founder Algo AI

Il supporto che un VC può offrire va oltre il semplice finanziamento. Un buon VC aiuta le aziende del proprio portfolio a crescere, fornendo consulenza strategica e mettendo a disposizione il proprio network. È importante che i founder facciano delle reference call con altre startup del portfolio del VC, anche quelle che non hanno avuto successo, per capire come il VC si è comportato in situazioni difficili.

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